Sviluppare l’export nei mercati ASEAN (Sud-Est asiatico). È l’obiettivo della partecipazione di Confindustria Accessori Moda alla tavola rotonda “Discovering Italian Dolce Vita industry”, di lunedì 28 ottobre a Singapore. Nel corso dell’evento Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri e vicepresidente di Confindustria Accessori Moda, ha spiegato perché l’accessorio moda italiano è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.
I mercati ASEAN nel mirino
La tavola rotonda “Discovering Italian Dolce Vita industry” è stata occasione per presentare l’ultima edizione del rapporto del Centro Studi di Confindustria sul valore del “bello e ben fatto” Made in Italy sui mercati internazionali. Tra i mercati che analizza il report, realizzato con il supporto di UniCredit e in collaborazione con Sace, c’è anche l’area ASEAN. Vale a dire quella che rientra nell’Association of South East Asian Nations: Brunei, Filippine, Indonesia, Singapore e Vietnam, tra gli altri. In un momento di rallentamento dei consumi, il Sud Est asiatico va in controtendenza: nei primi sei mesi del 2024 l’export italiano vi ha registrato un fatturato di 368,2 milioni di euro (+7,9% rispetto allo stesso periodo del 2023).
I punti di forza
Nel suo intervento, Sequi ha posto in evidenza i punti di forza degli accessori italiani. Tra questi l’artigianalità della produzione, la capacità di innovazione continua e il fatto che scarpe, borse, pellicce e pelli rappresentano la cultura e il lifestyle italiano. Elementi che grazie al sistema fieristico (Mipel, Micam, TheOne Milano e Lineapelle) le imprese italiane promuovono tramite i propri prodotti in tutto il mondo. La stessa Sequi ha poi enfatizzato il valore della sostenibilità, intrinseco alla produzione Made in Italy. In questo contesto, la pelle si distingue come materiale sostenibile per eccellenza. Trasformata dagli artigiani, diventa un prodotto di valore che, in alternativa, verrebbe smaltito come residuo dell’industria alimentare. In quest’ottica, inoltre, Confindustria Accessori Moda supporta attivamente le aziende in un percorso virtuoso verso la sostenibilità, al fine di garantire un futuro sempre più responsabile per il settore. (mv)
Articolo da laconceria.it